Febbraio é il mese più deprimente dell’anno, ma…

Normalmente é così: a febbraio iberno, vivacchio. Per me il mese più deprimente dell’anno non é gennaio, come tutti dicono, ma febbraio, con i suoi cuoricini e gli ultimi alberi di natale abbandonati per strada come comune spazzatura. La mia depressione stagionale arriva ai suoi massimi picchi per poi spegnersi lentamente man mano che le giornate si allungano. Ma quest’anno non é così. Quest’anno sono in ebollizione.

Sono ritornata a BXL già da qualche giorno, il mio quotidiano si sta assestando. Rifletto molto, cammino molto. 

E camminando nel parco vicino a casa oggi ho avuto un’epifania.

La mia arte é arida. Non lo dico per compiangermi ma perché lo sento. Ogni volta che mi metto al tavolo da disegno mi sento sotto pressione, come se avessi tutto il mondo che spia da sopra la mia spalla. Un’arte che nasce dall’ansia e dalla paura non é qualcosa in cui posso progredire. Devo lasciarmi questa insicurezza alle spalle, smettere di prendermi sempre così sul serio. 

Ho avuto la forte sensazione di voler ricominciare tutto da capo, lasciare stare gli imperativi di produttività, disegni carini da postare su Instagram, e ricominciare dalla base. Voglio davvero partire alla vera ricerca di ciò che mi rende felice e mi da gioia nell’atto creativo. Rimettermi a giocare é il modo più sano che ho di affrontare questo periodo di transizione.

Dopo l’inverno viene sempre primavera.

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